mercoledì 23 maggio 2007

Non conosciamo mai la nostra altezza 
Finché non siamo chiamati ad alzarci. 
E se siamo fedeli al nostro compito 
Arriva al cielo la nostra statura. 

L'eroismo che allora recitiamo 
Sarebbe quotidiano, se noi stessi 
Non c'incurvassimo di cubiti 
Per la paura di essere dei re. 

(Emily Dickinson, 1870) 

lunedì 21 maggio 2007

L'utopia Che Ha Il Potere Di Salvarti

«A volte chi ha ammesso che "però qualcosa esiste" è stato così umile da aggiungere: "io non credo in Dio però non faccio male a nessuno" e senza accorgersi ha fatto un'altra dichiarazione di fede. 
Se a motivo del tuo "però qualcosa esiste", tu sei capace di "non fare male a nessuno" posso assicurarti che tu credi in Dio e che è soltanto questione di nome. 
Il "non fare male a nessuno" significa rispettare la vita, tutta la vita, e ciò non è poco. 

Noi cristiani attribuiamo alla vita il nome di Padre, ed essere capaci di non far male a nessuno significa essere giunti molto avanti nella vita spirituale. 
Si tratta di aggiungere due cose e finiamo per intenderci perfettamente. 

Tu che non fai male a nessuno, sei capace di dire sempre la verità? Se sì, vuol dire che credi al Cristo che è la verità. 

E ancora. 
Tu che sei capace di non far male a nessuno, sei capace di amare, credere all'amore? 
E allora significa che tu credi allo Spirito che è l'amore. 
E credi alle stesse cose in cui credo io. 
(...) 
Non chiederti quindi se credi in Dio che per te è una parola vuota di senso, chiediti se credi alla vita, alla verità, all'amore.» 

Carlo Carretto, da "L'utopia che ha il potere di salvarti" 







Commenti:
 
#1 24 Maggio 2007 - 07:20
 
“Amare è una parola spesso maltrattata. Amare, è presto detto.
Vivere l'amore che perdona, è tutt'altra cosa.”

Frère Roger di Taizé
Utente: isher Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.isher

Stanchezza

Ho perso il filo dei miei pensieri, assorbita da altre vite. Ho perso l'immagine dello specchio, che cerca ancora un sorriso. Ho perso forza e il pavimento mi sorregge dal vuoto. 


Non ho

ma ancora sono.

martedì 15 maggio 2007

Ritratto



Tenerezza è suo nome. Dolcezza è sue mani.
Delicatezza è suo abbraccio. Morbidezza è sue labbra.
Calore è sua pelle. Passione è suo sangue.
Libertà è sue ali. Limpidezza è sua voce.
Sincerità è suo sguardo. Verità è suo canto.
Melodia è sua risata. Armonia è sua danza.
Grandezza è sua visione. Bontà è sua anima.
Umiltà è sua altezza. Forza è sue spalle.
Pazienza è suo cammino. Grazia è suoi passi.
Bellezza è suo profumo. Fantasia è suo pensiero.
Semplicità è suo dono. Luce è suo viso.
Purezza è suo cuore. Vita è suo respiro
Amore è sua essenza.

Amore è

sabato 12 maggio 2007

Atena

Da http://www.raphaelproject.com/femme/dee_donna.htm 
Essenza di donna
"Le Dee dentro la donna"
 

Atena 

Il mito: dea greca della saggezza e dei mestieri, dai romani detta Minerva. Nota per le strategie vincenti e per le soluzioni pratiche.

L’archetipo: come archetipo, rappresenta il modello seguito dalle donne razionali, governate dalla testa più che dal cuore. Capacità di mantenere il controllo in situazioni difficili o d’emergenza, mettendo a punto strategie adeguate che portano la donna ad agire con la determinazione di un uomo. Dea vergine che però cercava la compagnia e l’alleanza con l’uomo.
Archetipo che porta la donna a tenere sotto controllo gli eventi, a considerare gli effetti e modificare il corso di un’azione nel momento in cui essa appare improduttiva.

La donna: appare obbiettiva, impersonale e capace. La donna Atena è quella che apre il cofano della macchina ed aggiusta il guasto. L’organizzazione le viene naturale, risulta essere una lavoratrice instancabile, predilige i lavori in cui mente e mani lavorano assieme. Colei che incarna questa dea vive nella mente e spesso non è in contatto con il proprio corpo. Se ostacolata da piccola nel manifestare questo archetipo, da adulta può reprimere ciò che prova, ed indossare una corazza protettiva, diventando insensibile ai sentimenti, perché altrimenti non si sente al sicuro.
I rapporti con gli uomini sono più a livello di amicizia o collaborazione, di solito impara a fare l’amore con grande maestria, anche se non sa cosa significhi spingere il corpo fino al limite. Se si sposa crea un rapporto di solidarietà più che un’unione appassionata, diventa la consigliera del marito e non è gelosa, a meno che non venga messo in pericolo il suo matrimonio, se vede che ciò non può accadere accetta anche la presenza di un’amante.

Aspetti negativi: intimidisce gli altri, ha il potere di rendere sterili le esperienze altrui se non le ritiene importanti può trasformare una conversazione in uno scarno resoconto di particolari, essendo molto nella mente; può mostrare mancanza di sensibilità e nasconde la sua vulnerabilità con autorità e critica. Rischia di dedicarsi sempre al lavoro, e di non staccare mai la mente.

Aspetti da integrare: non è mai stata bambina, deve imparare ad affacciarsi alla vita con l’innocenza e lo stupore di un bimbo, imparando a lasciarsi andare alle proprie emozioni attraverso la risata ed il pianto, e accettando anche di farsi abbracciare.
 

Un tempo ero davvero così...

venerdì 11 maggio 2007

Edward Hopper, "Rooms by the Sea" (1951) 
Yale University Art Gallery: New Haven, CN. 












































Ci sono paesaggi inaspettati dietro porte comuni 
e banalità dentro usci pretenziosi. 

Non accontentarti, scava più a fondo!

mercoledì 2 maggio 2007

A te

Intrappolata in una rete di doveri, soffocata in bianco e nero, costringo gli occhi a rimanere sulle aride fotocopie mentre il mio cuore vuole te. Non riesco a farlo tacere, non posso chiudere il mio petto... esiste un filo rosso che ne esce, lo tiene aperto e mi lascia vulnerabile. 
E' un nastro di raso lucido, mi ricorda un guinzaglio e mi tiene legata. Non c'è niente che possa fare che non percepisca, non c'è pensiero che non veda, non c'è tristezza che lo escluda. Ogni più piccola azione lo muove e manda segnali. E' un filo morbido che non fa male. 
Vivo in contatto con il mio cuore che manda messaggi attraverso di lui. Io non li vedo arrivare, scorrono le parole in bella calligrafia lungo la stoffa, oltre la finestra, oltre il mio sguardo. 
Non li vedo arrivare ma so dove vanno. So che l'altro capo del nastro è dentro il tuo cuore, pulsante e scoperto come il mio. So che tu leggi e rispondi ai silenti messaggi del mio petto. So che ci parliamo anche senza sentirci né vederci. 
Non sono parole che possano essere lette dagli occhi, né frasi udibili dalle orecchie, sono scritte nel linguaggio segreto degli amanti e inspiegabilmente ci nutrono e ci scaldano ovunque noi siamo. 
Un nastro rosso che ci tiene uniti. 
Un nastro intessuto d'amore.