sabato 2 giugno 2007

Pane e coraggio 
(di I. Fossati, da "Lampo viaggiatore") 

«Proprio sul filo della frontiera 
il commissario ci fa fermare 
su quella barca troppo piena 
non ci potrà più rimandare 
su quella barca troppo piena 
non ci possiamo ritornare. 

E sì che l'Italia sembrava un sogno 
steso per lungo ad asciugare 
sembrava una donna fin troppo bella 
che stesse lì per farsi amare 
sembrava a tutti fin troppo bello 
che stesse lì a farsi toccare. 

E noi cambiavamo molto in fretta 
il nostro sogno in illusione 
incoraggiati dalla bellezza 
vista per televisione 
disorientati dalla miseria 
e da un po' di televisione. 

Pane e coraggio ci vogliono ancora 
che questo mondo non è cambiato 
pane e coraggio ci vogliono ancora 
sembra che il tempo non sia passato 
pane e coraggio commissario 
che c'hai il cappello per comandare 
pane e fortuna moglie mia 
che reggi l'ombrello per riparare. 

Per riparare questi figli 
dalle ondate del buio mare 
e le figlie dagli sguardi 
che dovranno sopportare 
e le figlie dagli oltraggi 
che dovranno sopportare. 

Nina ci vogliono scarpe buone 
e gambe belle Lucia 
Nina ci vogliono scarpe buone 
pane e fortuna e così sia 
ma soprattutto ci vuole coraggio 
a trascinare le nostre suole 
da una terra che ci odia 
ad un'altra che non ci vuole. 

Proprio sul filo della frontiera 
commissario ci fai fermare 
ma su quella barca troppo piena 
non ci potrai più rimandare 
su quella barca troppo piena 
non ci potremo mai più ritornare.» 



Ascoltavo questa canzone in questi giorni e quando purtroppo ancora una volta è successo... 

Ennesima strage del mare nel Mediterraneo.
Malta, recuperati i corpi di 21 immigrati. Ci sono altri 53 dispersi.
01 giugno 2007 


«Ma soprattutto ci vuole coraggio 
a trascinare le nostre suole 
da una terra che ci odia 
ad un'altra che non ci vuole. »

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