venerdì 8 febbraio 2008

Contrasto


Per qualche giorno mi è rimasto incollato addosso questo fotogramma.
Rivedo l'immagine di un clochard nella via chic della città, solo nella sua alienazione mentale,
circondato da persone in maschera che invocano la follia del Carnevale. 
Ho visto e ho scritto.



Appoggiato allo stipite
incoronato di stagnole
e confetti
sputi maledizioni
sempre le stesse
vomiti
le vergognose catene della tua padrona.
Guance di fuoco porpora avvelenato
occhi di spirito infiammano visioni.

Passeggiano commedianti
solo oggi sinceri
giocano in bilico codardi
con la follia
in guinzaglio e museruola.
Non alzano lo sguardo
a raccogliere i tuoi pezzi
sparsi
come cenere sulle loro teste.

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