La parte migliore dei diari sono le pause.
Sono le pagine non scritte ma vissute, sono pensieri che sgorgano, mani che lavorano, occhi che si stupiscono.
Un taglio,
un solco nel racconto dell'esistenza,
una linea tratteggiata dal tempo della vita e delle emozioni.
A riprendere il mano il filo
non è mai esattamente la stessa persona...
non è mai esattamente la stessa persona...
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